“Carissimi, da domani prenderà il via formalmente l’anno scolastico. Quello che stiamo per vivere è un inizio davvero particolare: tutti Voi, Docenti, Dirigenti, Personale ATA, siete ben consapevoli del fatto che stiamo per scrivere, insieme, un capitolo nuovo e determinante nella storia della nostra scuola”.
È questo l’incipit della lettera firmata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina indirizzata nella data del 31 agosto 2020 a tutto il personale scolastico impegnato per l’anno 2020 e 2021.
Al via i corsi di recupero
Una grande prova generale con il via di alcuni corsi di recupero in presenza – altri invece a distanza – e le riunioni dei docenti prima del 14 settembre quando, stando all’ordinanza del ministro Azzolina firmata lo scorso 24 luglio, studenti e studentesse riprenderanno le lezioni tra i banchi.
“Dal 1 settembre – è la specificazione contenuta nella sezione “Domande e risposte” del sito web del ministero dell’Istruzione – partono, invece, le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti per tutte le studentesse e tutti gli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza e per coloro che i docenti riterranno proficuo coinvolgere, anche in attività di consolidamento o potenziamento degli apprendimenti”.
Mascherina si, mascherina no
Il ministero rimanda a quanto precisato dal Comitato Tecnico Scientifico durante lo scorso 12 agosto, ovvero sulla necessità di utilizzo delle mascherine per studenti oltre i sei anni di età laddove non possa essere garantito il distanziamento di almeno un metro.
“La mascherina, possibilmente chirurgica – si legge dall’indice delle domande frequenti – rappresenta un cardine della prevenzione, unitamente alla corretta igiene delle mani e degli ambienti e alla loro costante areazione, così come ribadito dal verbale n.100 del Comitato Tecnico Scientifico del 12 agosto 2020”.
Didattica a distanza o lezioni in presenza
Il Ministero fuga ogni equivoco: “Si tornerà in classe e il servizio scolastico sarà erogato con lezioni in presenza”. Ma per la didattica digitale si tratta soltanto di un arrivederci. Infatti, “potrà essere utilizzata in modo complementare e integrato nella scuola secondaria di secondo grado”.
In generale, il ricorso alla cosiddetta “Didattica Digitale” sarà esteso a tutti gli ordini e gradi scolastici soltanto dinanzi ad una nuova sospensione della didattica in presenza, determinata da condizioni “emergenziali”.
Foto di Kimberly Farmer; fonte unsplash.com
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