“Per ora non ha raggiunto i target che si immaginavano”. Sono state le dichiarazioni del commissario straordinario all’emergenza da Covid-19, Domenico Arcuri nel corso di un intervento durante un webinar organizzato dall’Istituto di Studi americani a Roma, giovedì 9 luglio.
“La principale ragione – ha spiegato il commissario Arcuri – ha a che vedere con la fase del ciclo dell’epidemia che stiamo vivendo, che trova qualche forma comprensibile ma non condivisibile di rilassamento generale”.
Il numero dei download
Dopo una fase iniziale di sperimentazione, a partire dal 15 giugno è possibile scaricare l’applicazione sui propri dispositivi.
Paola Pisano, ministro dell’Innovazione, intervistata lo scorso 27 giugno da SkyTg24 asseriva che l’allora numero dei download dell’applicazione ammontava a 4,1 milioni ed invitava tutti “ad utilizzare solo un’applicazione a livello nazionale. Usarne di più non consente di raccogliere dati unici ed individuare i positivi”.
L’importanza dell’app
Ma nel corso del webinar, intervistato da Lucia Annunziata, Arcuri che ha sottolineato come la campagna di comunicazione volta al download dell’app stia proseguendo si è comunque soffermato sull’importanza che la funzione di tracciamento rivestirà a partire dal prossimo autunno, quando è prevista una seconda ondata.
Al momento del lancio dell’applicazione, a proposito della campagna di comunicazione lo stesso commissario aveva affermato in un appello: “Dobbiamo comunque informare chi non lo sa che questo strumento è disponibile, ribadire che è anonimo e lo resterà fino alla fine del suo utilizzo”. Infine, concludeva sempre sull’app: “Un accorgimento, uno strumento, una componente fondamentale della strategia per un ulteriore contenimento del coronavirus nel Paese”.
Fonte foto immuni.italia.it
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