Contestualmente all’annuncio del viceministro della Salute sulla data di disponibilità, è stato pubblicato il codice sorgente dell’applicazione per i dispositivi Ios e Android sul sito del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.
“L’applicazione sarà disponibile tra dieci o quindici giorni, per i primi di giugno”. Ha riferito – lunedì 25 maggio – il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni del programma radiofonico Mattino24 condotto da Maria Latella e Simone Spetia su Radio24.
Ha poi aggiunto “Rientra in un’organizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva. È un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia”.
A cosa serve l’app
Come si evince da Developers Italia – piattaforma del Dipartimento della Trasformazione digitale per lo sviluppo di sistemi software dedicati alla pubblica amministrazione – “Immuni è un’applicazione mobile che ci aiuta a combattere la pandemia di Covid-19 avvisando il prima possibile gli utenti che rischiano di trasportare il virus, anche quando sono asintomatici. Questi utenti possono quindi isolarsi per evitare di infettare gli altri e consultare un medico”.
Tra le funzionalità dell’applicazione, dotata di un sistema di tracciamento dei contatti, vi sono: la registrazione all’interno della memoria locale dei dispositivi della prossimità tra due individui; la possibilità di un utente positivo al Covid-19 – successivamente alla convalida di un operatore sanitario – di poter caricare su di un server le “temporarary exposure keys” registrate precedentemente dall’”identificatore di prossimità”; l’attività di notifica agli utenti nell’eventualità di un avvenuto contatto rischioso”.
Possibili controversie
D’istinto potrebbero sorgere discussioni sulla privacy lesa in merito all’utilizzo dei dati. Allo stesso modo, la precisazione: “Il sistema non utilizza nessun dato di geo-localizzazione, compresi i dati GPS. Pertanto l’app non può dire dove si è verificato il contatto con un utente potenzialmente contagioso, né le identità delle persone coinvolte”.
Cos’è il codice sorgente
Si tratta della pubblicazione dell’insieme di istruzioni degli sviluppatori che permettono all’applicazione di funzionare. La pubblicazione del codice sorgente in questo momento risponde ad un’esigenza di trasparenza: è infatti data la possibilità a chiunque ne abbia voglia o esigenza di ispezionare qual è l’organizzazione della scrittura attraverso la quale è strutturata l’applicazione, alla cui base c’è il software di contact tracing della società milanese Bending Spoons.