Il leader supremo nordcoreano ha rimarcato i termini del sillogismo “bomba atomica, dunque pace” durante un incontro con dei veterani nel corso delle celebrazioni per il sessantasettesimo anno dalla conclusione della guerra di Corea.
Una solida garanzia
Come riportato dal South China Morning Post, che riprende a sua volta parte di un comunicato dell’Associated Press, Kim Jong-Un con l’espressione del ragionamento sottolinea il proprio interesse verso le armi nucleari convertendo definitivamente il paese in uno “stato nucleare con una forza assoluta”, utile per dissipare eventuali minacce esterne.
“Adesso – afferma Kim, come riportato dal quotidiano cinese – siamo cambiati in un paese che può difendersi in un modo affidabile ed incrollabile da pressioni ad alta intensità e minacce militari e ricatti da parte di reazionari imperialisti e forze ostili”.
Sulla possibilità di nuovi conflitti
“Non ci sarà più alcuna guerra su questa terra” è il laconico messaggio del leader nordcoreano, che ancora la pace alla disponibilità di armi nucleari.“La nostra sicurezza nazionale e il futuro – conclude Kim – saranno garantiti in modo sicuro e permanente grazie al nostro deterrente di autodifesa nucleare affidabile ed efficace”.
I rapporti con gli Stati Uniti
Al momento corrente i rapporti in fase di evoluzione con Washington sarebbero ad un punto fermo: l’establishment di Pyongyang attenderebbe infatti il decorso elettorale della campagna presidenziale americana che culminerà il prossimo 4 novembre per tessere nuovi legami con la futura presidenza.
Tra Trump e Kim Jong-Un, che negli ultimi due anni si sono incontrati tre volte, emergerebbero alcuni dissapori legati alla volontà del presidente americano di verificare la vastità dell’arsenale nucleare nordcoreano: richiesta sempre negata da Pyongyang.
Fonte foto kremlin.ru
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