Sembra un quesito semplice: con le possibilità offerte dagli e-book, il libro in formato cartaceo sembra destinato a sparire per sempre. O almeno così si pensava una decina d’anni fa. Ci sono miliardi di motivi che ci spingono a credere che entrambi i formati siano destinati a coesistere ancora per molto tempo

Grande boom, grande calo

La vera rivoluzione del libro elettronico è arrivata grazie alla grande diffusione, negli ultimi anni, degli e-book reader. Grazie alla loro tecnologica e-ink, ovvero della speciale “carta elettronica” di cui sono dotati la quasi totalità degli e-reader oggi in commercio, questi sono in grado di emulare gran parte dell’esperienza di lettura di un libro cartaceo: grazie all’impiego dell’inchiostro elettronico, gli e-book reader necessitano di luce ambientale per essere usati, riflettendo la luce come un foglio di carta così da non affaticare la vista come di solito avviene con gli schermi retroilluminati (anche se ci sono in commercio lettori più costosi che integrano anche questa funzione).

Insieme alla possibilità di poter portare sempre con sé una libreria vastissima con poco peso (e ingombro), di poter cercare il significato delle parole (e in certi casi tradurle) e il poter disporre di segnalibri in quantità illimitata fanno degli e-book reader gli alleati perfetti per qualsiasi lettore. Esistono poi altre features interessanti, come il poter ingrandire il font per una lettura più confortevole e il calcolo del tempo che ci separa dalla fine del libro.

Le qualità della carta

Eppure il libro cartaceo resiste. Le vendite degli e-book, in un primo momento con numeri da capogiro, hanno subito un calo graduale per registrare nuovi incrementi dati dalla pandemia. Di contro, il libro cartaceo si è arricchito di edizioni di pregio e fregi per esaltarne la materialità.  Ci sono stati studi (come quello dell’University of Texas at Austin) che hanno dimostrato come la lettura su schermo rallenti la percezione del 20-30%. Un articolo di Wired ha poi sintetizzato come leggere su carta favorisca la concentrazione, grazie al semplice gesto che facciamo quando sfogliamo e tocchiamo le pagine.

In un saggio del romanziere e sceneggiatore Jean-Claude Carrière insieme a Umberto Eco (Non sperate di liberarvi ai libri, 2017) viene spiegata la qualità effimera dei cosiddetti “supporti durevoli” come le VHS, i floppy-disk ecc… che in pochi anni, visto il progresso tecnologico, si sono visti soppiantati da altri supporti (come i DVD e i Blu-Ray disc). Non è quindi da escludere che gli e-book reader che utilizziamo oggi subiscano lo stesso destino, ed in fondo è già successo: molto formati e-book, eseguibili solo sui vecchi e-reader, oggi non sono più utilizzabili e si è costretti a seguire il progresso tecnologico: un libro cartaceo invece è sempre lì, sempre fruibile, forte della sua materialità.

Coesistenza forzata

Da qui a pochi anni, quindi, è molto probabile che i libri cartacei e gli e-book continueranno a coesistere in un mercato che continua a spingere sul formato cartaceo. Insieme a loro stanno riscontrando una grande crescita gli Audiolibri, permettendoci quindi tre diversi modi di approcciarci alla lettura. È molto probabile che una vera rivoluzione nel campo si avrà quando il libro elettronico finirà di offrire un’esperienza emulata del libro cartaceo e offrirà funzioni uniche e irripetibili, come ad esempio la possibilità di riprodurre tracce audio e suoni durante la lettura o una possibile strizzatina d’occhio alla realtà aumentata. Con la tecnologia, mai come oggi così veloce nei suoi aggiornamenti, non si può mai sapere.

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