Trapassato all’età di 91 anni dopo circa un mese di degenza presso il Campus Biomedico di Roma in seguito alle complicazioni dovute ad una caduta, Ennio Morricone è stato il compositore di mitiche colonne sonore del grande schermo italiano ed internazionale, vincitore nel tempo di due Statuette: nel 2007 ha ricevuto l’ “Oscar onorario per i contributi magnifici all’arte della musica da film” e nel 2016 per aver orchestrato le musiche di The Hateful Eight del regista americano Quentin Tarantino.
Il cordoglio del Capo dello Stato
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto omaggiare la memoria del compositore con queste parole: “La scomparsa di Ennio Morricone ci priva di un artista insigne e geniale. Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un’impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell’Italia nel mondo. Desidero far giungere alla famiglia del Maestro il mio profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza”.
Come esplicato nello stesso messaggio, la parabola artistica del Maestro è unica, non esaurendosi in un singolo lavoro o collaborazione, bensì sviluppandosi a tutto tondo con cineasti che, parimenti a chi ha segnato la storia della musica, hanno apposto il proprio segno nell’arte del grande schermo.
Capitolo Spaghetti Western
Imprescindibilmente, l’attività compositiva è legata, pur non esaurendosi, alla cinematografia country del regista Sergio Leone, che definì la composizione di Morricone “indispensabile” dal momento che sottolineava, più che i dialoghi, le azioni ed i sentimenti interni alle scene.
Il Buono, il Brutto e il Cattivo, diretto da Leone con un giovane Clint Eastwood, è una delle gemme di Morricone che perfeziona l’impegno del regista a dare corpo e sostanza ad una natura desertica dominata da fuorilegge: una grande commistione tra la musica proveniente dagli strumenti musicali ed i rumori del vento che s’infrange sui sassi e sulla scarna vegetazione.
La prima candidatura all’Oscar
Con I giorni del Cielo, pellicola del 1978 diretta da Terrence Malick ed interpretata da Richard Gere nei panni di un giovane manovole di Chicago che fugge da un omicidio e viaggia verso il Texas in compagnia della sorella, Morricone si avvicina per la prima volta alla statuetta. Il film riceverà comunque l’Oscar per la migliore fotografia, ad opera di Néstor Almendros.
L’ultimo film con Leone
Il sodalizio artistico e professionale con il regista culmina con C’era una volta in America del 1984, a proposito dell’amicizia nata durante gli anni del proibizionismo americano tra ragazzini catapultati nel mondo delle bische clandestine e dei loschi affari.
Nuovo Cinema Paradiso
Scritto e diretto dal regista Giuseppe Tornatore nel 1988, anche in questo caso l’arte del Maestro ha contribuito al risultato finale: il film fu premiato con il Grand Prix al Festival di Cannes e con l’Oscar per il Miglior Film straniero.
E Tornatore, alla notizia della morte di Morricone, ha voluto attribuire al Maestro parte del merito del suo successo: “Questo film mi ha dato tutto, nell’arco di un anno mi è accaduto tutto quello che può accadere nella carriera di un regista: dall’insuccesso più nero e disperato, fino al successo più roseo e gioioso. È stato come avere fatto dieci film insieme, un’esperienza profonda e articolata a cui devo tutto. Gran parte di questo successo è dovuto anche alle musiche, senza Ennio non sarebbe stato lo stesso”.
Foto di Chris Murray; fonte unsplash.com