Il discorso di Biden per l’insediamento a Washington DC è chiaro e diretto. Si è parlato di “risanare e ricostruire” ciò che la pandemia e la precedente amministrazione Trump hanno intaccato. Un discorso volutamente povero di false aspettative, in cui si è dato risalto non a ciò che si potrà fare, ma a ciò che si dovrà fare per il bene degli Stati Uniti.
I valori perduti
Ad oggi sono 400mila i morti per Covid in meno di un anno, più degli americani caduti nel secondo conflitto mondiale, come ricorda lo stesso Biden. Se non si possono dimenticare gli effetti che la pandemia e gli ultimi quattro anni hanno avuto sul paese, Biden ha quantomeno ricordato i valori e i principi che sembravano ormai perduti. “Oggi non celebriamo il trionfo di un candidato ma di una causa, la causa della democrazia. La volontà del popolo è stata ascoltata. Abbiamo imparato di nuovo che la democrazia è preziosa. La democrazia è fragile. E in quest’ora, amici, la democrazia ha prevalso”.
Non ha mancato poi di ricordare l’assalto al Campidoglio, dove “solo pochi giorni fa la violenza ha scosso il Campidoglio, noi veniamo adesso insieme come un’unica nazione, guidata da Dio, indivisibile, per un pacifico trasferimento dei poteri come sempre abbiamo fatto da più di due secoli”.
Presidente del dissenso pacifico
Nel suo discorso si avverte l’urgenza e la necessità di misure rapide e sentite. Se non è facile amministrare un paese in piena pandemia, di certo non è semplice insediarsi come nuovo presidente con queste problematiche. “(…) Abbiamo molto da fare in questo inverno di pericolo e possibilità. Molto da riparare. Molto da risanare. Molto da guarire. E molto da guadagnare. Pochi periodi nella storia del nostro paese sono stati coì pieni di sfide e difficili come quello che stiamo vivendo”. Promette di essere il presidente di tutti gli americani, difendendo quel principio della democrazia che accetta il dissenso manifestato in maniera pacifica. Cita anche la sua vicepresidente, Kamala Harris, che come prima donna nera a ricoprire tale carica è anche il primo elemento volto a sconfiggere “l’estremismo politico, il superamento bianco, il terrorismo domestico”.
Nella volontà di restituire agli Stati Uniti le proprie alleanze collaborative, ha parlato anche con i paesi oltre confine, come l’Europa che abitiamo. “L’America è stata messa alla prova e ne è uscita più forte di prima. Ripareremo le nostre alleanze e ci impegneremo di nuovo nel mondo”.
I primi atti
Tra i primi atti che Biden ha firmato appena arrivato alla Casa Bianca (quindici ordini esecutivi e due azioni esecutive), molti di questi smantellano alcune linee fino ad ora seguite dalla presidenza Trump, istituendo la mascherina obbligatoria in tutti gli uffici federali, la fine dello stato di emergenza che dirottava i fondi pubblici per la costruzione del muro di confine con il Messico, il rientro nell’accordo di Parigi sul clima e la fine al bando sugli arrivi dai paesi di religione musulmana.