I colori di Buenos Aires

Appena giunti a Buenos Aires il suo della fisarmonica penetra vibrante nel corpo del viaggiatore. Dall’udito agli altri sensi il passo è breve. L’atmosfera avvolgente della capitale argentina è come la tela di un ragno che parte dal celebre quartiere della Boca e arriva fino al delta del Tigre, passando per Almagro e San Telmo, distretti nei quali il tango risuona senza sosta. La capitale dell’Argentina è interprete principale di una cultura criolla (creola) che si fa portavoce unica di varie sottoculture europee e sudamericane. Le sue lunghe arterie hanno una tipica impronta spagnola, le sue monumentali piazze un accento liberty francese, i suoi cittadini una parlata con una cadenza tutta italiana e una partedel loro vocabolario è puramente inglese.

L’approdo della Boca

Buenos Aires è una realtà multiforme e multicolore, che ebbe origine nel porticciolo della Boca, il quartiere dove a metà dell’ottocento arrivarono intere famiglie italiane provenienti soprattutto dalla Liguria e dal Piemonte. Questo quartiere è oggi il biglietto da visita della capitale argentina: le sue casette basse e rutilanti, pittate con colori che vanno dal giallo all’azzurro chiaro passando per il fucsia, sono l’immagine viva di un popolo allegro e sempre sveglio.

Tango e calcio

Buenos Aires respira calcio a ritmo di tango. Anche chi non è appassionato dello sport più seguito del mondo viene travolto dall’entusiasmo per un incontro del Boca Juniors, del River Plate o del San Lorenzo, tre tra le principali squadre della città bonaerense. Sia allo stadio o per televisione, l’enfasi di una partita si riflette nel comportamento di tutti gli abitanti di Buenos Aires. Il tango è, invece, la faccia più colta della cultura argentina: questa musica emozionante diede vita al ballo nei bassifondi della capitale a metà del diciannovesimo secolo ma la sua importanza iniziò ad affiorare solamente dopo una ‘ripulita’ in Francia, dove fu introdotto al pubblico nobile e rivalutato, con annessa rosa in bocca, un dettaglio superfluo nelle milongas, le vere botteghe del tango, dove il lunfardo, la lingua del posto, è la chiave per comunicare questa musica così passionale che stordisce dolcemente chi la ascolta. Il quartiere della Boca è la perfetta sintesi dell’idiosincrasia argentina fatta di calcio e tango: lì è possibile vedere ogni giorno coppie che si dilettano nel ballo e infiniti murales dedicati a Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi.

 

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