Il Digital Storytelling Urbano.

“C’era una volta…” così iniziano tutti i racconti, di quelli tramandati nei secoli. E così inizia anche questo. C’era una volta una parete rocciosa e c’erano gli uomini delle caverne che incidevano le prime pitture rupestri, per narrare la loro vita. Scorrendo le pagine della storia arrivarono poi i cantastorie, le rappresentazioni recitate, i libri illustrati. Fino a giungere a pubblicità con vere e proprie trame narrative, spot brevi che raccontavano aziende, prodotti. Video musicali con sceneggiature complesse come colossal ed effetti speciali degni di Hollywood. Dalla parete incisa al digitale il passo non è stato breve ma ha portato a risultati incredibili in evoluzione costante. Tutto questo può essere riassunto in un fenomeno, una corrente culturale se vogliamo, che oggi definiamo “Digital storytelling”. Si tratta di brevi storie di carattere personale o accademico che i digital storytellers trasformano in video della durata di pochi minuti, aggiungendo la propria voce a immagini, titoli, effetti e transizioni che scorrono sullo schermo, a volte accompagnati da suoni o musica. La potenzialità di questo strumento sta nella possibilità che esso offre di coniugare due mondi fra loro molto diversi: da un lato storie, fiabe, racconti, narrazioni autobiografiche, dall’altro i nuovi media, gli strumenti tecnologici innovativi, computer, macchine fotografiche, telecamere e software come programmi di editing, di elaborazione delle immagini o dei suoni e così via. In questo breve lasso di tempo lo scopo è catturare l’attenzione di chi guarda, colpirne le emozioni ed amplificarle fino a far divenire questi minuti indimenticabili.

Data-StoryTelling

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