Le autorità parlano di incendio doloso per la cattedrale dall’architettura gotica della citta francese di Nantes. Sarebbero stati individuati tre inneschi: due ai lati della navata centrale ed un altro in prossimità dell’organo, che in seguito al rogo sembrerebbe essere stato completamente distrutto e, secondo quanto riferiscono i pompieri, sul punto di crollare.
Alle 7:30 della prima mattinata di sabato 18 luglio, un testimone oculare riferiva ai media locali: “Dal rosone centrale uscivano lingue di fuoco. Tutta la zona era coperta da un fumo irrespirabile”.
Indagine per incendio doloso
Differentemente da quanto accadde a Notre Dame le cui cause rimangono di natura accidentale, la procura lavora per il disvelamento della verità aprendo un fascicolo per “incendio doloso”, in seguito al ritrovamento degli inneschi.
E su Twitter non sono mancate le parole del presidente francese Emmanuel Macron, con il subitaneo collegamento delle ultime vicende a quanto accaduto circa un anno fa alla celeberrima cattedrale parigina. “Dopo Notre Dame – ha scritto il presidente su Twitter nella giornata di sabato 18 luglio – la cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul è in fiamme. Sosteniamo i nostri vigili del fuoco che si assumono tutti i rischi per salvare questo gioiello gotico della città dei duchi di Bretagna”.
Il monumento
Con una navata centrale alta più di due metri di quella che un tempo troneggiava in Notre Dame, la cattedrale monumento nazionale dal 1862, per la cui costruzione i lavori cominciarono nel 1434 per desiderio del duca Giovanni V di Bretagna, era stata oggetto di pesanti devastazioni a seguito dei bombardamenti durante la Seconda Guerra mondiale.
Non è il primo incendio all’interno del tempio cattolico: nel 1972 infatti un operaio dimenticò di scollegare una saldatrice che produsse danni sanati circa 13 anni più tardi con i lavori di restauro.
Foto di Jibi; fonte Wikimedia