Conseguenza indiretta dell’esito elettorale delle amministrative di domenica 28 giugno con l’avanzata delle forze politiche del partito dei Verdi nei municipi del paese e la vittoria del primo ministro Edouard Philippe nella città di Le Havre, il rimpasto di governo è apparso inevitabile.

Si eclissa in questa maniera il disegno politico del primo ministro europeista  ed esponente politico a destra all’interno del partito repubblicano: al suo posto a ricoprire il ruolo di primo ministro arriva un altro repubblicano nominato da Macron, il cinquantacinquenne Jean Castex, già sindaco del comune sui Pirenei di Prades e designato a gestire la seconda fase dell’emergenza sanitaria in Francia.

Il profilo

Non è un volto nuovo all’interno dello scacchiere politico francese: delegato per più dicasteri, già presidente dell’agenzia nazionale sportiva, sovraintende ai lavori per le olimpiadi di Parigi 2024.

Molto vicino all’ex presidente Nicolas Sarkozy, per il quale ricopriva il ruolo di vicesegretario generale dell’Eliseo, ha assunto le mansioni di capo di gabinetto presso il ministero della salute quando il ministro era Xavier Bertrand – tra il 2005 ed il 2007 –.

L’insediamento a palazzo Matignon

Edouard Philippe, il primo ministro dimissionario, il 3 luglio ha fatto gli onori di casa presso la residenza istituzionale parigina di palazzo Matignon all’arrivo di Castex: “Sono felice di darti il benvenuto – ha esordito – e passarti il testimone”.

Di propria risposta, il nuovo primo ministro ha commentato in questa maniera il proprio insediamento presso il palazzo: “Oggi, dopo la decisione del presidente francese, un nuova finestra del mandato si apre. Esso è largamente marcato da un nuovo contesto. Un contesto pesante e difficile. La crisi sanitaria sfortunatamente non è alle spalle. Vediamo dai paesi che ci circondano che la crisi economica e sociale è di nuovo qui. Dovremo più che mai unire la nazione per combattere la crisi che si sta configurando”.

Foto di Efe Yagiz Soysal; fonte foto unsplash.com

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