Sogni e spiriti tra l’India, Napoli e Ny.

Classe 1952 Francesco Clemente nasce all’ombra del Vesuvio e del vulcano sembra aver acquisito tutta l’impetuosità e la forza. Nato in una famiglia di origini aristocratiche si iscrive al Corso di laurea in Architettura alla Sapienza di Roma e nella capitale la sua vis artistica inizia a prender forza, complici anche le frequentazioni con intellettuali e artisti. La sua prima personale a Roma nel 1971. La voglia di conoscenza lo spinge a viaggiare molto fino ad arrivare in India, paese che lo influenzerà moltissimo. La partecipazione di Clemente alla Biennale di Venezia 1980 lo porta all’attenzione internazionale. Egli viene rapidamente visto come uno dei leader del “ritorno alla figurazione,” soprannominata la Transavanguardia in Italia (dal critico d’arte Achille Bonito Oliva) e Neo-espressionismo degli Stati Uniti, anche se Clemente stesso è sempre stato a disagio con tali etichette. Tra le imprese meno tradizionali di Clemente i murales per la discoteca ormai demolita Palladium di New York (1985) e un affresco per l’Hotel Hudson di New York, oggi luogo cool della movida nella Grande Mela.

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