La società erogatrice di servizi “che accompagna amministrazioni e aziende interessate ai processi di cambiamento e innovazione della Pubblica Amministrazione”, ha diramato durante la giornata di lunedì 6 luglio l’annuale relazione sul lavoro pubblico.

Tra pensionamenti e mancato turnover

“Sono 3,2 milioni i dipendenti pubblici italiani – introduce il primo capoverso della ricerca – 3 milioni i pensionati. Quota 100 spinge le pensioni anticipate, pochi grandi concorsi nel 2019 e procedure ancora lente, in attesa dell’applicazione delle nuove norme del decreto Rilancio”.

Lo studio avverte quanto l’età media nel pubblico impiego sia alta – 50,7 anni – a fronte di investimenti destinati alla formazione continua che nell’arco di 10 anni sembrano essersi dimezzati. La novità però c’è e si chiama “smart working, che incide in positivo su costi e sprechi”.

Cosa accadrà nel 2021

Si prevede uno scenario nel quale la Pubblica Amministrazione potrebbe contare un numero maggiore di pensionati pubblici piuttosto che dipendenti. Ma la differenza tra nuove assunzioni e pensionamenti non tende a bilanciarsi, anzi: “Solo dal 2018 ad oggi sono andati in pensione 300mila dipendenti pubblici a fronte di circa 112mila nuove assunzioni e 1.700 stabilizzazioni di precari. C’è lo sblocco del turnover, ma le procedure sono lente e la media dei tempi tra emersione del bisogno ed effettiva assunzione dei vincitori dei concorsi è di 4 anni”.

Under 30 sotto il 3 percento

All’interno del quadro generale, in termini percentuali con una media nell’intorno di 50,7 anni per i dipendenti pubblici, gli over 60 rappresentano la fetta del 16,9 percento, differentemente i giovani under 30 arrivano al 2,9 percento.

Assumere presto ma bene

È il commento ai risultati della ricerca da parte di Gianni Dominici, direttore generale di Forum PA:  “I lavoratori pubblici italiani oggi sono pochi, anziani e poco qualificati. Sono positive le nuove norme che accelerano i concorsi, ma se si opterà su un semplice rimpiazzo del personale invece che su assunzioni basate sull’individuazione dei bisogni, c’è il rischio di sprecare un’occasione irripetibile”.

Foto di Tyler Franta; fonte foto unsplash.com

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