Da piccoli ci hanno sempre detto: “ Mangia tutto! Ci sono persone che muoiono di fame nel mondo. Non sprecare il cibo!”. Un insegnamento che tutti ricordiamo, ma che per alcuni è diventata una vera regola di vita. Nel mondo (e oggi ancor più in quello virtuale) è nata una vera e propria rete anti sprechi: Food Share, condivisione del cibo. Di cosa si tratta?
Nel web sono oggi diverse le piattaforme, piccole e grandi, dedicate a questa “politica economica” accomunate dalla mission: permettere la condivisione di piccoli e grossi quantitativi di prodotti alimentari, alla quale possono aderire cittadini, grande distribuzione, piccoli esercenti, panificatori e aziende agricole.
In Italia gettiamo 12,3 miliardi di euro di cibo ogni anno. Cibo che per essere prodotto e distribuito ha risucchiato risorse, e altre ne chiederà per essere smaltito, senza parlare poi di chi fa fatica a campare e ne approfitterebbe volentieri.
Dal 1989 a rispondere alle esigenze dei tanti cittadini in difficoltà economiche, garantendo prodotti ancora buoni per l’uso alimentare, c’è il Banco Alimentare, onlus presente fattivamente in tutto il paese.
A dar una mano, spesso interagendo con questa ed altre onlus e associazioni benefiche, grazie alla volontà di un gruppo di giovani siciliani, c’è oggi anche “i Food Share”, una piattaforma on line che permette di riutilizzare le eccedenze alimentari ridestinandole ed evitando lo spreco.
Daniele Scivoli è il Presidente e l’ideatore di “I Share Food”. “L’idea è nata spontaneamente, vista la mia vicinanza all’ambiente pastorale, quindi alle persone che soffrono e vivono in condizioni di disagio. Si è trattato, soprattutto, di coniugare la volontà di donare il cibo e fare del bene a chi ne ha bisogno, con l’aiuto che, invece, può offrire la tecnologia. Oltre a me, ci sono altri tre amici e soci fondatori, Daniela Lirosi, Francesco Perticone ed Elisabetta Di Benedetto”.
Per poter donare o beneficiare delle ceste messe a disposizione nel sistema I Food Share è necessario registrarsi dall’apposita area.
Il sistema tramite registrazione permette a donatori e beneficiari di mettersi in contatto tramite sistema di messaggistica interna e concordare le modalità di consegna/ritiro.
Chiunque voglia donare cibo in eccedenza (comune cittadino, azienda agricola o grande distribuzione) può offrire liberamente i prodotti agroalimentari in eccedenza.
Un vero e proprio mercatino, insomma, nel quale poter donare un pasto a chi ne ha davvero bisogno in un momento così duro. Perché gli insegnamenti avuti da bambini hanno sempre il loro valore.