Dario Franceschini: laboratorio digitale…verybello

Ministro del Mibact, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, classe ’58, ha avviato un processo di modernizzazione ma soprattutto di digitalizzazione dell’enorme capitale turistico nostrano attraverso la redazione di un piano strategico definito dal laboratorio del turismo digitale DTLab, istituito nel maggio 2014 e concluso con 75 giorni d’anticipo rispetto alla scadenza prevista.

In un tempo  dove “attitudini e comportamenti dei viaggiatori sono sempre più orientati dal web. Il 91% di chi ha un accesso a internet prenotato online almeno un prodotto o un servizio turistico nell’ultimo anno e utilizza motori di ricerca come fonte principale per pianificare una vacanza” è necessario creare una rete digitale dove poter vendere il prodotto turistico al di fuori dei confini nazionali.

Così, per il tanto atteso EXPO 2015, evento simbolo che per l’ennesima volta ha messo a nudo le falle di un sistema politico ormai al collasso, il ministro ha inaugurato il sito www.verybello.it, piattaforma pensata per promuovere la cultura italiana che nell’arco delle successive 6 ore dall’apertura ha registrato circa 500.000 visite inorgogliendo lo stesso ministro e il suo staff.

Allo stesso tempo “tutela dei beni culturali, artistici, architettonici e archeologici è la chiave per rendere attraente il nostro paese”.

L’obiettivo è perseguibile, sperando che non finisca tutto in una nuvola di fumo.

 

Guido Scorza: di bello c’è solo l’idea…forse

Blogger e presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, Guido Scorza, di bello, in questa piattaforma non ci ha trovato granché. Tant’è che attraverso il sito del quotidiano www.ilfattoquotidiano.it ha posto diverse domande direttamente al ministro Francheschini che ha gentilmente risposto.

Oltre agli interrogativi sollevati sulla scelta della società ideatrice e sui costi di gestione, sommati al fatto che questo sito non sia stato affidato all’Enit, ente nazionale per il turismo, già gestore di www.italia.it, a cui il ministro ha fugato ogni ragionevole dubbio, Scorza incalza analizzando la legittimità di pubblicazione di migliaia di immagini presenti nel sito, e che costituiscono la struttura grafica dell’intero portale, senza alcun riferimento agli autori che le hanno realizzate oltre all’assenza di traduzioni, eccezion fatta per l’inglese, in altre lingue come il francese o il tedesco, solo per citarne alcune.

“verybello.it, allo stato – oltre a tutto il resto – sembra un sito pirata. Non male per un’iniziativa nata per promuovere la cultura italiana nel mondo”

Questa volta però ministro e ministero “tacciono” aumentando così i dubbi sulla questione.

“Viene solo da augurarsi che i termini e le condizioni del sito non siano davvero tradotte in inglese perché a quel punto diventeremmo una barzelletta senza pari nella comunità internazionale e passeremmo probabilmente alla storia come il primo paese con un governo pirata”

 

Enrico Borrelli

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