L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi.

L’“esordio italiano”- con la prima personale in un museo del Belpaese –  è incisivo, forte, quasi caustico. “L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi” recita il titolo del progetto firmato da Rossella Biscotti, in mostra al Museion di Bolzano fino al 25 maggio. Quasi in risposta al Manzoni de “Il cinque maggio” e la sua “[…] Ai posteri l’ardua sentenza”, l’artista – archeologa della memoria e del contemporaneo – non opera solo una rievocazione, ma riesamina gli eventi passati sotto una nuova luce, che include il concetto di “qui ed ora”, mettendo dunque in stretta connessione presente e passato.

Il Museion effettua i seguenti orari:
dal martedì alla domenica: 10.00 – 18.00
il giovedì: 10.00 – 22.00 (con  ingresso libero: 18.00 – 22.00)
mentre il lunedì effettua giorno di chiusura.
Ogni sabato e domenica pomeriggio, dalle ore 14 alle ore 18, si svolgono i “dialoghi sull’arte”, con mediatori a disposizione del pubblico per domande sulle opere in mostra e sull’arte contemporanea in generale.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here