Apple ha mantenuto la promessa di aumentare la trasparenza della raccolta dei dati delle applicazioni iOS pubblicando nuove etichette sulla privacy sull’App Store. L’azienda aveva già reso nota a giugno la volontà di sviluppare un nuovo sistema in grado di proteggere ed elaborare i dati personali degli utenti in modo più efficace.

L’ultimatum

A novembre ha dato agli sviluppatori un vero e proprio ultimatum: adeguarsi entro l’8 dicembre, pena perdere la possibilità di aggiornare l’app. Adesso è arrivato quindi il momento di rilasciare ufficialmente questi nuovi tag per tutti gli utenti che utilizzano dispositivi con iOS 14.

Obbligatorie per tutti i dispositivi

Le etichette appariranno sotto il pulsantino che si clicca per scaricare l’app. Secondo la Apple, le nuove etichette saranno obbligatorie per le applicazioni su tutte le sue piattaforme (iOS, iPadOS, macOS, watchOS e tvOS). E dovranno essere aggiornate e chiare ogni volta che delle app gli sviluppatori rilasceranno un nuovo aggiornamento.

E le app Apple?

Le app di proprietà Apple condivideranno le stesse informazioni sulle pagine dei prodotti dell’App Store. E se non è possibile visualizzare un’app in queste pagine (come l’applicazione Messaggi, che non può essere eliminata), Apple ha assicurato che fornirà informazioni sull’etichetta su Internet.

Le categorie

Per quanto riguarda la struttura delle etichette, Apple divide la raccolta dati in tre categorie principali. “Dati utilizzati per tracciarti” indica che l’app sta raccogliendo dati (come le informazioni personali o la posizione geografica) e che li sta collegando ad altri dati di altre app o altri siti web, per una pubblicità mirata.

La seconda etichetta “Dati collegati a te” si riferisce a tutti i dati che possono essere usati per l’identificazione. Pertanto, che si tratti di dati ottenuti dall’utilizzo dell’app, dati raccolti dall’avere un account con il servizio o la piattaforma e tutti i dati estratti dal device stesso, possono essere utilizzati per creare un profilo a fini pubblicitari.

La terza categoria “Dati non collegati a te” chiarisce che alcuni tipi di dati (come quelli sulla posizione o la cronologia di navigazione) non sono in alcun modo collegati a te. Va specificato, poi, che ci sono altre due etichette: “Nessun dato raccolto”, per le applicazioni che non raccolgono alcuna informazione sugli utenti; “Nessuna informazione disponibile”, per le applicazioni che alla data di entrata in vigore del regolamento non sono aggiornate.

Apple e la privacy

Per Apple, queste etichette sono solo l’ultima di una lunga serie di provvedimenti nel campo della protezione della privacy. L’azienda è sempre stata preoccupata per la privacy e cerca sempre più di limitare il tracciamento degli utenti di iPhone. Stando ad alcune fonti, la società di Cupertino prevede di rilasciare una nuova funzionalità per la privacy che richiede agli sviluppatori di utilizzare il codice IDFA (un identificatore di dispositivo univoco), per richiedere autorizzazioni esplicite per monitorare gli utenti dei dispositivi iOS su app e siti Web.

Il piano era di richiederlo con il lancio di iOS 14, ma Apple ha annunciato a settembre che avrebbe ritardato la funzionalità fino al prossimo anno, per dare agli sviluppatori più tempo per conformarsi.

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