Quando la conta dei voti proseguiva ininterrotta nei 5 stati chiave – Nevada, Arizona, Pennsylvania, Georgia e North Carolina – nella giornata del 5 novembre Donald Trump ha deciso di rompere il silenzio che durava da due giorni con i giornalisti, tenendo una conferenza stampa dalla Casa Bianca, smettendo i panni del candidato alla presidenza e parlando da presidente, o comunque di chi si arroga il diritto o il dovere di parlare ed intervenire quando la situazione sembra precipitare. Anche se così non è.
“Breve dichiarazione piena di bugie”
“Breve dichiarazione piena di bugie” l’ha definita il New York Times a proposito del processo elettorale, mentre lo spoglio delle schede prosegue nei cosiddetti battlegrounds ed i dati attribuiscono 253 grandi elettori al candidato Biden, di contro i 213 per Donald Trump.
“Vorrei aggiornare gli americani sullo stato dei nostri sforzi – ha esordito Trump nella conferenza stampa dalla Casa Bianca, caricando dunque il messaggio di un’accezione istituzionale – al fine di proteggere l’integrità della nostra davvero importante elezione 2020. Se voi contate i voti legali, io facilmente ho vinto. Se contate i voti illegali, essi possono rubarci l’elezione”.
Un complotto senza prove
Nel gridare ai brogli, Donald Trump ha proseguito con l’elencazione di alcune vittorie ottenute in stati quali Florida, Indiana ed Ohia, accentuando come il risultato elettorale sin qui raggiunto non fosse stato predetto dai media ed allo stesso tempo come i voti postali sarebbero l’ottimo ed ultimo strumento di contrasto da parte dei democratici nei confronti della sua rielezione.
“Parole sconnesse” – è l’aggettivazione del NYT – confezionate per essere trasmesse durante l’orario dei grandi notiziari. Ma l’intervento non ha avuto l’effetto forse sperato: le reti hanno tutte tagliato o commentato l’intervento di Trump parlando di “False accuse” – NBC – o “Fatti da verificare” – ABC –.
La stessa rete ammiraglia del Trumpismo in America e nel Mondo non ha provato neanche a spiegare il discorso: “Non abbiamo visto alcuna prova” il commento dell’inviato dalla Casa Bianca John Roberts. Ha poi corretto il tiro il conduttore Bret Baier: “Non abbiamo ancora visto le prove”.
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