Le tecnologie ICT stanno trasformando sia le modalità con cui lavoriamo (nuove professioni, processi produttivi e prodotti), sia i nostri stessi stili di vita (social, gaming, TV on-demand, shopping on-line). La pandemia, poi, ha dato un’ulteriore spinta alla digitalizzazione. I Governi si sono trovati quindi costretti a intervenire ancora di più per trasformare i modelli usuali di produzione e fruizione di beni e servizi in ottica “smart” (didattica a distanza, smart working, ecommerce, etc).
L’Unione Europea
La trasformazione digitale richiede notevoli investimenti per dotarsi delle tecnologie necessarie a cambiamenti di questa portata. Con l’iniziativa Next Generation EU (di cui il Recovery Fund è il braccio finanziario), l’UE ha costituito il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato. Questa metterà a disposizione degli Stati membri fondi di investimento per la ricerca e l’innovazione. La stessa presidente della CE, Ursula von der Leyen ha annunciato che il 20% di Next Generation EU sarà investito sul digitale.
Horizon Europe
Il programma Horizon Europe (75,9 miliardi di euro) riguarderà la ricerca e innovazione, perseguendo 5 macro-obiettivi attraverso iniziative che verranno lanciate nel 2021:
- adattamento ai cambiamenti climatici, compresa la trasformazione della società;
- cancro;
- città climaticamente neutre e intelligenti;
- oceani, mari, acque costiere e interne sani;
- salute e alimentazione.
Digital Europe
L’obiettivo di Digital Europe (6,76 miliardi di euro) è migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale globale attraverso l’aumento e lo sviluppo di nuove tecnologie digitali. Queste garantiranno servizi pubblici di alta qualità a vantaggio di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni europee. Il programma stimolerà gli investimenti in super-calcolo, IA, cybersecurity e garantirà un ampio uso delle tecnologie digitali in tutta l’economia e la società.
Connecting Europe Facility
Il Connecting Europe Facility (30,4 miliardi di euro) sostiene lo sviluppo di reti trans-europee ad alte prestazioni, sostenibili ed efficientemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. Una delle priorità chiave del CEF è consentire e rafforzare le sinergie tra i tre settori ottimizzando i costi o i risultati attraverso la condivisione di risorse finanziarie, tecniche o umane.
I Fondi italiani
Il Decreto Rilancio
Per sostenere Ricerca, sviluppo e Innovazione, anche l’Italia ha predisposto diversi incentivi. Il Decreto Rilancio, in risposta all’emergenza Covid-19, prevede incentivi sia in termini di investimenti di capitale che per il rafforzamento dell’ecosistema delle startup innovative. Il Fondo Rilancio da 200 milioni di euro, invece, sostiene investimenti nel capitale di startup e PMI innovative.
I Fondi
Sono poi a disposizione, sia per le aziende italiane che per l’università e la ricerca, e per favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative ai programmi quadro dell’UE:
- Un fondo per il trasferimento tecnologico: 500 milioni di euro per il 2020.
- Un fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, di 50 milioni di euro, affidati al Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Serviranno a digitalizzare servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese.
- Il Ministero Università e Ricerca definirà un nuovo programma di Progetti di Rilevante Interesse Nazionale, per il finanziamento di progetti di ricerca pubblica, allo scopo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali.
- L’incremento del fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica per l’anno 2021 di 250 milioni e per l’anno 2022 di 300 milioni di euro, in forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, garanzie, voucher di innovazione e credito di imposta.
- L’incremento del fondo per il finanziamento ordinario delle Università per il 2021 di 100 milioni di euro e dal 2022 di 200 milioni di euro, destinato alla copertura delle spese istituzionali.
- L’anticipazione del decreto di programmazione di cinque bandi del MISE con finanziamenti agevolati per brevettare e valorizzare la proprietà industriale (43 milioni di euro per il 2020).
Per l’Italia risulterà fondamentale sfruttare al meglio tutti questi fondi per cercare di recuperare competitività, visto che il nostro Paese è al 25º posto fra i 28 Stati membri dell’UE secondo la classifica ricavata dall’indice di digitalizzazione dell’economia e della società.