Noto come il decreto di aprile, ma difatti approvato nel pomeriggio di un dì alla metà di maggio dal Consiglio dei Ministri, il decreto Rilancio procederà spedito verso le Camere del Parlamento italiano perché “possa essere migliorato”.
L’annuncio dell’approvazione del decreto è stato dato durante una conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al tavolo in compagnia dei ministri Roberto Gualtieri, per l’Economia e delle Finanze e Roberto Speranza della Salute, Stefano Patuanelli del dicastero dello Sviluppo economico e Teresa Bellanova, Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il futuro per imprese e lavoratori autonomi
Sono previsti 25,6 miliardi per il finanziamento della cassa integrazione e degli incentivi per i lavoratori autonomi. Il Presidente ha chiarito la natura delle misure: “Questi sono definiti ammortizzatori sociali. Io però mi permetto di chiamarli ammortizzatori sociali e ad un tempo economici perché da un lato proteggono i lavoratori ma allo stesso modo servono alle imprese per preservare la loro efficienza produttiva”.
Il Governo, inoltre, prevede di provvedere agli autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps: “600 euro, subito perché saranno erogati a chi già ne ha beneficiato. A seguire, la misura verrà accompagnata da un ristoro di almeno 1000 euro”. Giuseppe Conte anticipa la misura del sostegno specifico per le imprese stimata tra i 15 ed i 16 miliardi.
Saranno tagliate le tasse per un valore di 4 miliardi “per tutte le imprese – afferma il Presidente – fino a 250 milioni di fatturato”. Per i complessi alberghieri, pensioni e lidi turistici sarà abolita l’Imu.
“Abbiamo sconti fiscali per ristoranti e teatri. Per tutti quegli esercizi aperti al pubblico che dovranno adottare alla normativa anti Covid le loro strutture”. Per gli adempimenti e le cartelle esattoriali, rassicura che tutto è rinviato al prossimo settembre.
Gli interventi per le famiglie
Si al reddito d’emergenza per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro, con aiuti tra i 400 e gli 800 euro. Rinnovato ed implementato poi il “bonus babysitter”: “Per chi non lo ho utilizzato, esso raddoppia passando da 600 a 1200 euro”. Lo stesso bonus sarà accordato anche per il pagamento di centri estivi o centri per l’infanzia.
Edilizia, sanità e scuola
Si preannuncia un new deal che investirà tutti i settori dell’economia e della società: “Nel settore edilizio introdurremo un super bonus per la casa. Tutti quanti potranno ristrutturare le proprie abitazioni per renderle più green. Non si spenderà un soldo per queste ristrutturazioni”. Capitolo sanità: “previsto un intervento di 3miliardi e 250 milioni” con l’assunzione di 9,600 nuovi infermieri e l’implemento dei posti nelle terapie intensive pari al 115 percento. In due anni il Governo prevede di investire per la scuola 1 miliardo e 450 milioni mirando al rientro in sicurezza nelle aule ed ai processi di digitalizzazione della didattica. E sul rafforzamento e stabilizzazione del corpo docenti: “Rispetto agli impegni già presi avremo 16mila nuovi posti per insegnanti. A regime, arriveremo a 78mila nuovi insegnanti di ruolo”.
La ricetta per far ripartire il turismo
In lavorazione un buono per le vacanze estive da spendere nel Bel Paese fino ad un massimo di 500 euro. Il buono sarà a disposizione “delle famiglie con ISEE minore a 40mila euro”. I ristoranti potranno impegnare con sedie e tavolini il suolo pubblico senza dover provvedere a pagare la Cosap “grazie alla collaborazione con l’Anci – Associazione nazionale Comuni italiani – con la quale c’è un ottimo spirito di condivisione”.
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