Saranno 150mila i cittadini che da lunedì 25 maggio potranno sottoporsi, secondo previsioni governative, ai test sierologici.

L’informativa in Aula

Alla Camera, in mattinata, sull’iniziativa ha riferito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “In questa fase sono importanti i test molecolari. Il 25 maggio partiranno i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini per esclusiva finalità di ricerca scientifica. Occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di 550 tra volontari ed operatori sanitari sul territorio nazionale e regionale”. Prevista: “una struttura nazionale di coordinamento”.

Cosa sono i test sierologici

Si tratta, nella sostanza, di uno screening del sangue attraverso un semplice prelievo per comprendere se sia  stato contratto, pur inconsapevolmente, il virus.

Dai test effettuati verrà rilevata la presenza degli anticorpi noti come IgG e Igm, sentinelle dell’infezione polmonare. A differenza dei tamponi, i test permetteranno di ripercorrere a ritroso la storia del virus, diventando utilissimi per l’indagine statistica per coloro che, sebbene abbiano contratto il virus, possono aver manifestato sintomi lievi o, addirittura, asintomatici.

Dai test, qualora risultasse la presenza di IgG positivi, vorrà dire che l’infezione dal virus è passata. In presenza di Igm positivi, invece l’infezione si è manifestata recentemente. Infine, in caso di negatività nella rilevazione degli anticorpi in questione potremmo trovarci nella situazione per la quale non siamo entrati in contatto con il virus, o seppure infetti i test non hanno rilevato gli anticorpi, o infine che il periodo di manifestazione dell’infezione è antecedente ad un periodo compreso tra gli otto ed i dieci giorni canonici.

©[Jaturon Ruayasoongnern]/123RF.COM

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