Soltanto martedì, 31 i casi risultati positivi al virus nella capitale cinese, un numero che non tranquillizza le autorità sanitarie del municipio, intente ad effettuare circa 400mila tamponi giornalieri.
Durante una conferenza stampa, il funzionario sanitario Pang Xinghuo ha infatti manifestato una viva preoccupazione per i nascenti focolai nella capitale: “In base alla curva epidemiologica abbiamo individuato i casi al loro stadio iniziale. Ora il trend è ancora in ascesa”.
Ha poi aggiunto: “L’attuale focolaio emerso dal mercato di Xinfadi, a sudovest, nel distretto di Fengtai, ha provocato a Pechino 137 casi certi di Covid-19 da giovedì scorso”. Pertanto, in conclusione, il funzionario non ha escluso un’impennata del numero di casi.
Cosa c’entra il salmone norvegese
La stampa nazionale cinese aveva rivelato a proposito di tracce del virus sui bancali del mercato all’ingrosso di Xinfadi, utilizzati per tagliare a tranci il salmone importato dalla Norvegia. Tuttavia, dalla scorsa settimana le diplomazie cinese e norvegese sono al lavoro per una risoluzione sulla questione: se proprio del salmone importato e risultato infetto abbia innescato il focolaio a Pechino.
Sulla questione il ministro della pesca norvegese Odd Emil Ingebrigtsen intervenendo ha rassicurando sulla risoluzione ormai prossima di un vero è proprio caso diplomatico, per il quale le autorità di Pechino avevano posto lo stop alla vendita del salmone importato.
Infezione da salmone, forse
“Improbabile che l’infezione non provenga dal salmone, ma potrebbe esserci piuttosto una contaminazione del prodotto o degli strumenti da parte delle persone”. È il commento del caposezione malattie e infezioni dell’istituto norvegese per la ricerca marina, Bjorn Olav Kvamme.
Di un parere simile Shi Guoqing, vicedirettore del centro di emergenza cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie: “Al momento non abbiamo prove che suggeriscano che il salmone sia l’ospite o l’ospite intermedio del coronavirus”.
Infatti, ha spiegato il vicedirettore: “Nell’area contaminata del mercato di Xinfadi in relazione a questo nuovo focolaio, esiste effettivamente un lotto di salmone contaminato dal test del coronavirus. Ma nessun virus è stato rilevato sui lotti di salmone che non sono entrati nell’area contaminata”.
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