Le conseguenze del virus hanno ripercussioni anche sulla sharing economy, nel segmento specifico del trasporto di persone. Come riportato dalla statunitense Bloomberg, Uber Technologies Inc, azienda californiana fornitrice dell’omonimo servizio di trasporto mondiale erogato attraverso prenotazioni con l’applicazione mobile, ha annunciato sin da subito il taglio di 3,700 posti di lavoro e la chiusura in maniera permanente di 180 centri dedicati ai guidatori.

Per comprendere la mole dei tagli, che nelle previsioni del board aziendale si preannunciano come la punta di un iceberg ben più grande, il numero dei licenziamenti corrisponderebbe al 14 per cento del totale dei lavoratori nel Mondo e differentemente la chiusura dei centri al 40 per cento. Sino a mercoledì infatti il numero dei centri noti come “Greelight Hub”, nei quali vengono offerti corsi pratici ai guidatori per affrontare la guida dei veicoli, il trasporto dei passeggeri e la gestione dell’applicazione, ammontava al numero complessivo di 450.

Lo chief executive officer, Dara Khosrowshahi, ha diramato una mail ai dipendenti del colosso americano con i provvedimenti necessari. Già il 2 maggio Khosrowshahi aveva rinunciato al proprio stipendio per la restante parte del 2020, che complessivamente ammontava ad una cifra base di un milione di dollari alla quale potenzialmente si sarebbero aggiunti altri due di bonus.

Tuttavia, la decisione ultima arriva dopo un anno di tagli – complessivamente mille dipendenti –, il blocco della assunzioni a partire dallo scorso marzo e l’annullamento degli investimenti ad aprile per circa due miliardi di dollari.

Come reagisce il comparto

Al di là del caso aziendale specifico è l’intero comparto a soccombere. L’americana Lyft Inc., insieme ad Uber player principale del mercato nordamericano, specializzata nei servizi di ridersharing, servizi di prenotazione corse, pagamenti e trasporto con auto, soltanto al termine di aprile 2020 aveva annunciato mille licenziamenti, equivalenti al 17% della propria forza lavoro ed implementato le riduzioni del salario per i propri dipendenti per un periodo di 12 settimane.

“Ora è chiaro che la crisi di Covid-19 avrà implicazioni di vasta portata per l’economia, che impatta sul nostro business. Pertanto, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre le dimensioni della nostra squadra.” Aveva commentato mercoledì 29 aprile il CEO aziendale Green Logan.

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