La diffusione e l’utilizzo sempre crescente di social e blog delle più svariate tipologie, se da un lato ha favorito la creazione di communities più o meno vaste di persone libere di esprimere il proprio pensiero, ha mostrato ormai da diverso tempo il lato oscuro della medaglia, ovvero la proliferazione di persone che, approfittando dell’anonimato, usano espressioni di odio di tipo razzista e insultano violentemente individui o intere categorie: i cosiddetti “haters”.
E’ a questo punto che nasce COP, ovvero “ChiOdiaPaga”, la start up vincitrice del primo premio della quarta edizione di GoBeyond, la call for ideas promossa da Sisal in collaborazione con CVC Capital Partners. La nuova azienda ha come scopo precipuo quello di combattere l’odio in rete ed è la prima start up Legal Tech italiana pensata per fornire agli utenti di Internet tutti gli strumenti tecnici e legali per contrastare gli haters.
Nata nel 2018 da un’idea di Francesco Inguscio – ma grazie anche al venture accelerator Nuvolab, all’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e al cofinanziamento di Unioncamere e Regione Lombardia – il progetto è chiaro: «Il nostro obiettivo – racconta Inguscio – è prevenire l’odio “a monte”, sostenendo progetti educativi sull’odio online tramite il crowdfunding e a fermarlo “a valle”, difendendo le vittima degli haters con servizi legaltech fruibili direttamente online. Siamo onorati del prestigioso riconoscimento di GoBeyond che ribadisce non solo l’utilità del nostro servizio per risolvere un problema sempre più pressante che riguarda l’intera società civile, ma che conferma anche l’interesse di aziende come Sisal nel fare la loro parte nella costruzione di una “rete a difesa della Rete”».