“Questo è un chiaro segnale che l’Europa insieme è più forte”. A dirlo è Olaf Sholz, vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, sul proprio account Twitter il 25 settembre, ripreso poi dall’ufficio stampa del Consiglio europeo che precedentemente aveva annunciato l’approvazione di un piano di supporto finanziario del valore di 87.4 miliardi di euro per 16 stati membri sotto l’acronimo SURE –  The European instrument for temporary Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency – al fine di proteggere i lavoratori e preservare i posti di lavoro.

Il programma

Il piano, che mira ad incidere sui mercati del lavoro locali a livello europeo, “aiuterà – viene precisato nello stesso annuncio sul sito del Consiglio EU – le persone a mantenere il proprio posto di lavoro durante la crisi, fornendo prestiti a condizioni favorevoli agli Stati membri”.

I fondi messi al servizio del mercato del lavoro andranno a coprire ed integrare parzialmente i costi determinati dalla creazione o estensione dei programmi di lavoro a tempo ridotto – o cassa integrazione – nei singoli paesi.

Come da iniziale proposta della Commissione Europea, i prestiti concessi ed utilizzati dagli Stati membri beneficiari per le singole politiche correlate al mercato del lavoro potrebbero essere utilizzati per il sostegno in particolare maniera dei lavoratori autonomi. Ma senza dimenticare che “SURE potrebbe anche finanziare alcune misure relative alla salute, in particolare sul luogo di lavoro, utilizzate per garantire un ritorno sicuro alla normale attività economica”.

Oltre 27 miliardi all’Italia

Tenendo conto dello stato dei negoziati e delle garanzie per paese, l’accettazione del piano di misure da parte del Consiglio su proposta della Commissione Europea prevede un sostegno finanziario complessivo di 87.4 miliardi per 16 stati membri: l’Italia potrà beneficiare di 27,4 miliardi; a seguire la Spagna alla quale sono concessi prestiti per 21,3 miliardi. E ancora la Polonia che beneficerà di 11,2, il Belgio di 7,8 ed il Portogallo di 5,9 miliardi di euro.

Come potrebbero essere utilizzati questi prestiti

Nel annuncio di approvazione del piano corredato dai documenti che per singoli paesi beneficiari espongono il perché della la concessione dei prestiti ed offrono suggerimenti per un potenzialmente ottimale utilizzo dei fondi, nella “Decisione di esecuzione del Consiglio per l’Italia”  dopo le specifiche a proposito del merito del Paese beneficiario – punti 1-16 –, il Consiglio suggerisce alcune decisioni sul piano economico-lavoristico nazionale che potrebbero essere finanziate – articolo 3, lettere dalla “a” alla “j”.

Tra queste spiccano sollecitazioni relative all’estensione della cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, maggiori indennità per i lavoratori autonomi, per gli stagionali del comparto agricolo e per i lavoratori dell’industria dell’intrattenimento.

Foto di Ricardo Gomez Angel; fonte Unsplash.com

LEGGI ANCHE:

Crisi da Coronavirus: perché la Bce parla di triplice shock nell’ultimo bollettino

Consiglio dei Ministri, decreto Agosto: tutte le informazioni

Italia, turismo: che cos’è il Fondo nazionale istituito da Cassa Depositi e Prestiti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here