Il ministero della transizione ecologica è un ministero che accorpa (nella maggior parte dei casi) i ministeri dell’ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’energia e del mare. In Europa ad oggi ne esistono tre: Francia, Spagna e Svizzera. Con la formazione del governo Draghi, l’Italia è il quarto Paese europeo ad aggiungersi a questa lista.

Francia

In Francia è il ministero responsabile delle politiche ambientali, da cui dipendono i dipartimenti dei trasporti, dell’edilizia pubblica e della biodiversità. Inoltre esso è coinvolto nella stesura del Recovery Plan francese.

Spagna

Si occupa delle leggi sul cambiamento climatico, l’energia, la tutela del patrimonio ambientale e di creare una strategia nazionale contro la crisi demografica.

Svizzera

Riunisce ambiente, trasporti, energia e comunicazioni. Vigila per evitare che queste infrastrutture danneggino ambiente e salute dei cittadini.

Italia

Capo del nuovo super ministero italiano è lo scienziato Roberto Cingolani; la transizione ecologica assumerà un ruolo fondamentale nel nuovo governo che si è costruito. Lo scenario più verosimile è che per costruire questo ministero saranno accorpati il Ministero dell’Ambiente e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dello sviluppo economico. I compiti a cui si dedicherà il super-ministero saranno in primo piano la gestione dei fondi del Recovery fund con nuove competenze nell’energia e con una maggiore definizione dei fondi per la transizione verde in mobilità, infrastrutture e agricoltura.

Bisogna sottolineare, però, che in Italia esiste già un dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi, che ha il compito di “curare le competenze del Ministero in materia di economia circolare, contrasto ai cambiamenti climatici, efficientamento energetico, miglioramento della qualità dell’aria e sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale ambientale, valutazione e autorizzazione ambientale e di risanamento ambientale”. E c’è anche da ricordare che una delle esperienze europee con questo ministero non sta andando, per ora, benissimo. In Francia, infatti, il ministero dell’Ecologia ha affrontato molte difficoltà proprio per le innumerevoli competenze nelle mani di un solo gabinetto.

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