Il presidente neoeletto Joe Biden ha ricevuto una telefonata di congratulazioni per il risultato elettorale da parte di Papa Francesco durante la giornata di giovedì 12 novembre.
Secondo quanto ha riferito il team che si occupa della transizione al potere nella democrazia americana, Joe Biden – secondo presidente cattolico dopo John F Kennedy negli anni Sessanta – in qualità di neopresidente avrebbe espresso al Santo Padre il desiderio di collaborare ad obiettivi comuni durante l’arco del mandato alla Casa Bianca.
Perché insieme
Avrebbe in questa maniera argomentato l’intesa con la Santa Sede: “Sulla base di una convinzione condivisa nella dignità e nell’uguaglianza di tutta l’umanità su questioni come la cura degli emarginati e dei poveri, affrontando la crisi del cambiamento climatico e l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati e rifugiati nelle nostre comunità”.
Per un presidente che ha vinto l’altro non ci sta a perdere
È l’epilogo dell’arco presidenziale di Donald Trump che attraverso i social continua a battagliare, denunciando una vittoria a suo dire illegittima perché fondata su di una sedicente frode elettorale.
Intanto, la mole di messaggi di congratulazioni giunti dai leader della Terra a Washington presso il Dipartimento di Stato resta senza risposta. Non è maleducazione da parte del presidente eletto o del suo staff ma reale impossibilità per Biden che non può accedere agli uffici del Dipartimento finché Trump non accetta la sconfitta.
Il neopresidente può infatti ricevere telefonate di congratulazioni da chiunque su linee aperte – questo almeno è consentito – ma non può appoggiarsi in termini logistici agli apparati del Dipartimento che potrebbero fornire assistenza tecnica, nonché di traduzione, oltreché mostrare quanto sia stato recapitato alla persona di Joe Biden.
Foto di Barbara Provenzano; fonte unsplash.com
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