Ovvero “Piatto Pulito” è la campagna annunciata dal presidente cinese Xi Jinping contro lo spreco alimentare crescente nel paese dall’inarrestabile crescita.
Citando l’agenzia d’informazione cinese Global Times, la campagna di sensibilizzazione presidenziale rivolta al pubblico non sarebbe determinata però da condizioni di penuria di viveri nel paese asiatico, bensì da un costume diffuso tra la popolazione. “Necessità di mantenere un senso di crisi sulla sicurezza alimentare, nonostante i raccolti abbondanti consecutivi” è il presupposto alla base.
Una campagna 2.0
Una precedente campagna di sensibilizzazione aveva già preso le mosse nel 2013, volta ad incoraggiare comportamenti virtuosi da parte dei funzionari, organizzatori di lauti banchetti. Oggi, l’invito di vuotare i piatti ed evitare sprechi è rivolto all’intera popolazione cinese.
“Xi – riporta l’agenzia in lingua inglese – ha affermato che lo spreco di cibo è scioccante ed angosciante e che è necessario aumentare ulteriormente la consapevolezza del pubblico sulla questione, coltivare abitudini parsimoniose e promuovere un ambiente sociale nel quale lo spreco è vergognoso e la parsimonia è buona”.
Xi chiama ed i ristoratori rispondono
A Wuhan, nella provincia dell’Hubei le associazioni di categoria che rappresentano i ristoratori hanno esortato la popolazione a rispettare la regola nota come “N-1”, ovvero ordinare rispetto al numero dei commensali seduti allo stesso tavolo un piatto in meno. Tra queste, a cogliere il senso della campagna ed a promuovere la regola la Wuhan Catering Association.
In generale, ad aderire alla raccomandazione del presidente Xi, nel paese vi sono la China General Chamber of Commerce, la China Cuisine Association e la China Hotel Association.
Sfida nel paese dove abbondanza è segno di educazione
China Daily Asia ha ripreso invece le parole di Liu Guoliang, presidente della Wuhan Catering Association per il quale la cultura tradizionale cinese potrebbe rappresentare il freno alla riuscita della campagna contro lo spreco alimentare.
“La gente pensa che ordinare cibo in quantitrà più che sufficiente possa rappresentare una forma di rispetto nei confronti degli ospiti”. Aggiungendo poi: “Questa tradizione dovrebbe essere cambiata. Suggeriamo che le persone ordinino prima meno cibo e poi aggiungano altri piatti in seguito, se necessario”.
Foto di Cater Yang; fonte unsplash.com
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