Buenos Aires è una realtà multiforme e multicolore, che ebbe origine nel porticciolo della Boca, il quartiere dove a metà dell’ottocento arrivarono intere famiglie italiane provenienti soprattutto dalla Liguria e dal Piemonte. Questo quartiere è oggi il biglietto da visita della capitale argentina: le sue casette basse e rutilanti, pittate con colori che vanno dal giallo all’azzurro chiaro passando per il fucsia, sono l’immagine viva di un popolo allegro e sempre sveglio. Buenos Aires respira calcio a ritmo di tango. Anche chi non è appassionato dello sport più seguito del mondo viene travolto dall’entusiasmo per un incontro del Boca Juniors, del River Plate o del San Lorenzo, tre tra le principali squadre della città bonaerense. Sia allo stadio o per televisione, l’enfasi di una partita si riflette nel comportamento di tutti gli abitanti di Buenos Aires. Il tango è, invece, la faccia più colta della cultura argentina: questa musica emozionante diede vita al ballo nei bassifondi della capitale a metà del diciannovesimo secolo ma la sua importanza iniziò ad affiorare solamente dopo una ‘ripulita’ in Francia, dove fu introdotto al pubblico nobile e rivalutato.

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