“L’incertezza oggi è forte ma insieme ce la faremo”. Non poteva non iniziare con un focus sulle conseguenze economiche derivanti dalla pandemia la lettura delle Considerazioni Finali da parte del governatore della Baca d’Italia Ignazio Visco, presso palazzo Kock nella mattinata di venerdì 29.

In occasione della diffusione della “Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2019” presso la sede centrale dell’Istituto, il governatore ha auspicato “Un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile.

Aggiungendo: “Possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo contratto sociale, ma anche in questa prospettiva serve procedere ad un confronto ordinato e dar vita ad un dialogo costruttivo”.

Quanto incide il virus sull’economia

Nella lettura della relazione, il governatore si è soffermato sul clima di incertezza del momento, riassumendo la situazione nell’espressione: “Possiamo solo riconoscere di sapere di non sapere”.

Sull’incidenza del virus sull’economia nazionale, Visco ha affermato: “Nello scenario di base la flessione dell’attività produttiva nel 2020 sarebbe pari al 9 percento e nel 20211il prodotto interno lordo potrebbe recuperare fino a metà della caduta”. Esistono scenari ancor più negativi, con “il prodotto che si ridurrebbe fino al 13 percento per quest’anno”.

In definitiva, il governatore  prospetta una grande fatica nel risalire la china: “Ci vorrà tempo per ritornare ad una situazione di normalità, presumibilmente diversa da quella a cui eravamo abituati fino a pochi mesi fa”.

La tagliola del debito

Nella recessione da fronteggiare, di primaria attualità saranno le misure mirate ad attenuare il peso del debito pubblico.

“Nel quadro macroeconomico del governo si prevede per il 2020 un disavanzo pari al 10,4 percento del prodotto interno lordo ed aumento del peso del debito pubblico sul prodotto di 21 punti percentuali, al 156 percento. Un lascito così importante impone una presa di coscienza della dimensione delle sfide di fronte a noi”.

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