Lo ha affermato mercoledì 23 giugno Ghulam Sarwar Khan, ministro al dicastero dell’aviazione del paese asiatico, riferendo all’Assemblea nazionale: secondo il membro del governo almeno 262 piloti civili di aerei nel paese non avrebbero sostenuto l’esame di abilitazione professionale in autonomia o avrebbero pagato qualcun altro per sostenerlo al loro posto.
Il quadro dell’aviazione civile in Pakistan
Secondo il ministro, su 860 piloti attivi tra rotte domestiche ed internazionali, anche con riferimento al vettore di bandiera ‘Pakistan International Airlines’, il 30 percento guiderebbe con licenze false.
A seguito delle dichiarazioni del ministro, la compagnia di bandiera, prendendo le proprie decisioni, ha disposto per la sospensione di 150 piloti.
Dalla comunicazione diffusa dalla compagnia aerea a mezzo Twitter si apprende: “PIA riconosce il rapporto AAIB ed ha già preso misure in riferimento ad esso. Ha introdotto un’indipendente configurazione di monitoraggio dei dati dei voli per monitorare e analizzare tutti i voli. Tutti i piloti con patenti dubbie saranno sospesi. La sicurezza è più importante di qualsiasi interesse commerciale”.
Il rapporto AAIB
Le rivelazioni all’Assemblea pakistana da parte del ministro emergono nello stesso giorno della pubblicazione del report del Aircraft Accident Investigation Board dell’Autorità per l’Aviazione civile pakistana a proposito dell’incidente aereo della PIA a sud della capitale Karachi nello scorso 22 maggio, a causa del quale sono rimaste coinvolte 97 vittime.
Tuttavia, il ministro non ha chiarito se i piloti che guidavano l’aereo di linea avessero o meno licenze dalla natura falsa: ha piuttosto affermato come in seguito ad una distrazione dei piloti, intenti a chiacchierare, in prossimità della pista non sia stato aperto il carrello di atterraggio in tempo utile. Pertanto, il velivolo sarebbe atterrato direttamente sui propri motori.
Precedentemente, nel dicembre 2016 un altro velivolo aereo della stessa compagnia PIA era precipitato nel nord-est del paese – ad Abbottabad – uccidendo 47 persone.
Foto di Ethan McArthur; Fonte unsplash.com
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