
Con una conferenza stampa da palazzo Chigi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le particolarità delle nuove misure che entreranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre col nuovo Dpcm con misure diversificate per fronteggiare l’innalzamento della curva dei contagi da Covid-19.
Dagli ultimi dati forniti dalla Protezione civile l’incremento giornaliero calcolato alla data del 4 novembre corrisponde a più 30.550 nuovi positivi e 352 deceduti, a fronte di un incremento di nuovi dimessi o guariti stimato in 5.103 casi.
L’Italia divisa
Come spiegato dal premier Conte, con il nuovo testo sono introdotte nuove misure restrittive con carattere diversificato per regioni e territori italiani a seconda dell’importanza delle criticità individuate. Avremo dunque un’area “gialla” – Abbruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto –.
Dell’area “gialla” faranno parte Puglia e Sicilia, e di quella “rossa” Calabria, Lombardia e Valle d’Aosta.
Secondo quanto già trapelato precedentemente da una bozza circolante, con la nuova insiemistica introdotta dal governo col Dpcm firmato , per quanto concerne l’area gialla sarà “Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino” salvo ovviamente tutte le eccezioni del caso – lavoro, necessità e salute –.
Sino al 3 dicembre chiuderanno musei e mostre; nei giorni festivi e prefestivi non potranno aprire i centri commerciali, ad eccezione di farmacie, alimentari, edicole e tabacchi. La didattica sarà in presenza per scuole dell’infanzia, elementari e medie, differentemente per gli studenti delle superiori sarà impartita una didattica a distanza “fatta eccezione per gli studenti con disabilità ed in caso di uso di laboratori”. Discorso analogo per le università che resteranno chiuse “salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori”.
Bar e ristoranti chiudono alle 18 sebbene “l’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni”. Chiusura totale di palestre, piscine, teatri e cinema.
Le misure per l’area arancione
Anche in questo caso vigerà il coprifuoco. Ma le restrizioni per quest’area subiscono un inasprimento. Sono infatti vietati gli spostamenti da e verso fuori regione o comune, fatta eccezione per comprovate esigenze o necessità.
Bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi sette giorni su sette ma per asporto e consegna a domicilio varranno le stesse precedenti regole. Per gli altri differenti aspetti varranno misure analoghe all’area gialla.
Cosa accade nelle aree rosse
Anche rimanendo all’interno del proprio comune è fatto divieto di qualsiasi spostamento “salvo che per motivi di lavoro, necessità o salute”. A chiudere dovranno essere tutti i negozi: “Restano aperti edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri”. Eccezione per i centri estetici che dovranno chiudere.
Didattica a distanza per tutte le scuole di ordine e grado a partire dalla seconda media.
Fonte foto Presidenza del Consiglio dei Ministri – governo.it
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