Jobs Plan

Avevamo già paragonato l’American Rescue Plan al New Deal di Roosevelt. Ma anche il recente American Jobs Plan sembra richiamare l’incredibile prodigio che il New Deal portò agli Stati Uniti negli anni 30. Costerà tanto agli Stati Uniti, secondo i Repubblicani anche troppo, ma porterà con sé anche tanti posti di lavoro.

Cos’è

Il Jobs Plan è il disegno di Biden per rilanciare le infrastrutture americane. Rilanciarle nell’ottica di una lotta contro le piaghe economiche e sociali, che il Jobs Plan dovrebbe aiutare a sconfiggere o, quantomeno, risanare. I dettagli non sono ancora stati svelati, ma si sa a quanto ammonterà l’investimento. Ben 2mila, forse 4mila miliardi di dollari. Tutti destinati agli interventi sulle frontiere, sui trasporti, sugli acquedotti. E ancora: sul rafforzamento della banda larga e per un’elettricità più pulita.

Il costo

Questa spesa di 2mila miliardi però avrà un costo. Prevista per 8 anni, dovrà essere finanziata con un aumento delle tasse lungo però 15 anni. Queste riguarderanno le imprese, che vedranno un incremento dell’aliquota al 28% (oggi al 21%), un incremento delle imposte sugli utili generati all’estero, la minium tax raddoppiata al 21%, che viene applicata sugli utili generati in ogni paese straniero.

Posti di lavoro

Il costo sarà certamente difficile da affrontare, ma Biden crede nella fiducia degli americani. Oltre ai componenti già annunciati, nel Rescue Plan sono previsti investimenti anche su “l’infrastruttura umana” ovvero asili nido, assistenza, istruzione. Non solo tasse comunque: la spesa porterà anche alla creazione di milioni di posti di lavoro, che è la promessa principale del futuro American Rescue Plan.

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