53 anni, Alex Zanardi ha alle spalle un percorso di vita costellato di sfide tutte vinte: dalla sera di giovedì 19 giugno combatte questa volta per la vita.
Il campione è ricoverato nel nosocomio Le Scotte di Siena – all’interno del reparto di terapia intensiva – in seguito all’incidente in handbike avvenuto a Pienza nel pomeriggio durante la manifestazione sportiva itinerante “Staffetta tricolore”, condotta da atleti paralimpici.
Sulla partecipazione alla staffetta, ispirata alla ripartenza italiana dopo il Coronavirus, Zanardi aveva affermato precedentemente: “Anche io sono dovuto ripartire da un momento molto brutto della mia vita, e se non avessi rialzato la testa e lavorato per un nuovo obiettivo oggi non sarei qui”.
L’incidente e le condizioni
Con il proprio team Obiettivo 3, Zanardi percorreva la strada provinciale 146 della Val d’Orcia. All’altezza di un tornante in discesa, la handbike pilotata ha intrapreso una traiettoria opposta rispetto al senso di marcia, andandosi poi a schiantare contro il rimorchio di un camion.
Trasportato in ospedale attraverso l’intervento dell’elisoccorso, il personale medico ha deciso di sottoporre il campione ad un intervento chirurgico. Al momento, Zanardi è ricoverato nel reparto di terapia intensiva in condizioni stabili ma gravi.
Le mille sfide del campione
Alex Zanardi, simbolo della lotta quotidiana alle avversità poste dalla vita, è stato durante gli anni Novanta pilota in Formula1 per Jordan, Minardi e Lotus.
Successivamente, approdando alla CART – Indy Car Racing – negli Stati Uniti tra il Novantasette ed il Novantotto ha vinto due titoli.
Nel Novantanove in Formula1 per Williams, ha fatto poi ritorno alla CART. Purtroppo, nel 2001 in seguito ad un incidente a Lausitzring è stato costretto all’amputazione di entrambe le gambe.
Nulla però ha impedito ad Alex Zanardi di approcciare alle gare di handbike. Nel tempo, ha vinto quattro medaglie d’oro alle Paralimpiadi – Londra 2012 e Rio 2016 –, attestandosi come forza ispiratrice nelle complicazioni.
Foto di Seth Kane; Fonte unsplash.com