AirTag

Presentati con tutti i crismi durante lo Spring Loaded di Apple del 20 aprile, gli AirTag hanno letteralmente fatto impazzire il web. Un po’ perché ricordavano i classici dischetti che Spider-man utilizzava per tenere traccia dei propri nemici in movimento, un po’ perché sembrano arrivati direttamente dal futuro. Scopriamone insieme il funzionamento e la presunta pericolosità

Aspetto e funzionalità

Con un diametro di 31,9 millimetri e uno spessore di appena 8 millimetri, gli AirTag sono dotati delle più moderne tecnologie tracker per tracciare qualsiasi tipo di oggetto nelle vicinanze e in ogni angolo del globo. Entrano comodamente in ogni tasca e tramite degli speciali accessori (sempre targati Apple) possono essere agganciati alle chiavi o allo zaino. Ad ogni iPhone o iPad se ne possono abbinare ben 16, tramite ID Apple e Bluetooth.

Il bluetooth non è l’unico sistema utilizzato per tracciare gli AirTag. Viene utilizzata l’App “Dov’è” per trovarli, come già accade per gli altri dispositivi Apple ma solo se connessi alla rete. Gli speciali dischetti funzionano invece con una tecnologia denominata Ultra Wideband, che in parole povere sfrutta gli impulsi di energia e di radiofrequenza per ritrovarli. La precisione è quasi assoluta, con indicazioni in App stile bussola. I device sfruttano anche la speciale rete a cui sono agganciati tutti i dispositivi Apple tramite “Dov’è”, creando una speciale mappatura. Gli AirTag vengono riconosciti da tutti gli altri dispositivi Apple. Se passiamo con uno degli speciali dischetti accanto a un altro iPhone connesso alla rete, questi invierà una notifica tramite cloud, con l’app “Dov’è” che aggiornerà così la posizione del dispositivo.

Questione privacy

Se però pensavate di utilizzare gli AirTag per spiare qualcuno, dovrete rivedere i vostri piani. La questione privacy è molto sentita in Apple. Oltre ad utilizzare la crittografia end-to-end, gli AirTag emetteranno un suono dopo poco tempo lontano dai dispositivi del suo proprietario. Se si ha un iPhone, questo segnalerà all’utente la presenza del dispositivo nelle vicinanze.

Un problema per i più piccoli?

Negli ultimi giorni c’è chi ha avanzato l’ipotesi della presunta pericolosità per i bambini. A dimostrazione di ciò, sono spariti dallo store online di OfficeWorks, uno dei maggiori rivenditori australiani di prodotti tecnologici. Il motivo? La rimozione delle batterie dagli AirTag sarebbe troppo semplice e sarebbe a rischio inserimento per i più piccoli. Ma Apple non ha mancato di precisare che i dispositivi rispettano i più alti standard di sicurezza, a cui l’azienda è sempre molto attenta.

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