Vantaggio o svantaggio?
Da molti anni si sente parlare di incubatori di impresa, ma per gli addetti ai lavori questo termine è ormai poco usato per diverse ragioni (tra cui, lo si ammette nell’ambiente, lo scarso successo del modello di incubazione di impresa). La risposta agli scarsi risultati degli incubatori è sembrata quella degli acceleratori di startup.
Pianificazione: la chiave del successo.
La proliferazione degli acceleratori di startup è, in ogni caso, un dato di fatto; un fenomeno che è naturalmente soggetto ad ogni tipo di analisi ed esame, ed i dati pubblicati non sembrano incoraggiare, ad onor del vero, chi vede in queste nuove metodologie una sorta di panacea contro crisi e mancanza di lavoro. Resta comunque il fatto che gli acceleratori di impresa sono uno strumento utilissimo, a patto che si parta col piede giusto, e cioè pianificando con grande attenzione la propria idea, e scegliendo il programma giusto. Ecco quindi che occorre valutare almeno quattro punti fondamentali: il capitale offerto dall’acceleratore ed anche le condizioni alle quali esso viene offerto; la quantità e qualità dei network di investitori attorno all’acceleratore scelto; la reputazione del programma; e soprattutto quanto il programma sia focalizzato sul campo della nostra impresa e la qualità dei mentor – che è la vera forza di un acceleratore.