La riforma del welfare può attendere.

Partita rinviata al 2015. La riforma del Welfare muove qualche passo nella legge di Stabilità, ma ancora non spicca il volo come nelle intenzioni (e nelle dichiarazioni) del governo Renzi. Nella bozza della manovra, che il Parlamento è chiamato ad approvare entro il 31 dicembre, l’esecutivo stanzia 380 milioni per i prossimi tre anni (contro i 500 precedentemente annunciati) per il Terzo Settore, il servizio civile universale e l’impresa sociale. In più, il tetto per il cinque per mille per il 2015 sale di 100 milioni di euro, così come cresce fino a 30 mila euro il limite per le donazioni a onlus col beneficio della detrazione di imposta. Il governo taglia, invece, i fondi a favore delle non autosufficienze: mentre nel 2014 sono stati stanziati 350 i milioni di euro, per il 2015 la cifra scende a 250. In più ci sono altre misure, come i 50 milioni per il contrasto alle dipendenze da gioco e il rifinanziamento della social card e del fondo nazionale per le politiche sociali (550 milioni di euro complessivi).

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